La chiesa di San Paolo

 

 

Nella primavera 1968 ad opera della Cooperativa “La Famiglia” di Brescia, fondata da Padre Ottolino Marcolini dell’Ordine dei Padri Filippini si diede inizio all’attuazione nel rione Ponzella di un villaggio con casette bifamiliari, ma indipendenti tra loro. L’avvento di questo nuovo villaggio fece sentire ancor più attuale il problema di un nuovo centro parrocchiale, essendo del tutto insufficiente la chiesetta della Ponzella, che poteva accogliere al massimo un centinaio di fedeli.Del resto tutto il rione, che ha come asse principale via Sardegna, contava circa 700 famiglie con una proiezione a breve termine di circa tremila abitanti.

Proprio nel 1968, per iniziativa dell’arcivesco Cardinale Giovanni Colombo era stata costituita a Legnano una Commissione per le nuove chiese, la quale individua come primo intervento edificatorio proprio un tempio destinato al rione Ponzella. Poco dopo l’arrivo di don Fusetti come parroco della parrocchia Santi Martiri si portarono a termine le trattative per l’acquisto di un’area di 8500 metri quadrati, ad un costo di 15 milioni di lire, destinata alla realizzazione della nuova chiesa e delle relative opere parrocchiali.

Il terreno, in via Sardegna, era proprio di fronte al costruendo villaggio Marcolini. Con l’impegno delle parrocchie dei Santi Martiri e di San Magno, che avrebbero ceduto alla costituenda parrocchia parte del territorio di loro competenza, si potè così avviare l’opera. Per evitare eccessivi costi fu prevista una costruzione in prefabbricati con strutture metalliche e lastroni di cemento armato, come soluzione provvisoria, con la chiesa al piano rialzato e il salone parrocchiale nel seminterrato. Poi invece si pensò di fare il contrario. Con decreto arcivescovile che entrò in vigore il 15 agosto 1970, la nuova parrocchia potò iniziare la sua attività per quel rione in rapida espansione, avendo come luoghi di culto sussidiarie, oltre alla chiesa di Santa Maria Maddalena, la cappella di San Bernardino.

La nuova chiesa, inaugurata e benedetta dal cardinale Colombo il 26 settembre, fu dedicata a San Paolo apostolo per ricordare il 50° di ordinazione sacerdotale di Papa Paolo VI, che ricorreva in quell’anno. Era intanto già in progetto un’altra chiesa sussidiaria di nuova realizzazione in via Liguria, quella di San Giovanni Battista, per la quale erano già stati trovati dei finanziamenti, che non gravavano sulla Commissione arcivescovile per le nuove chiese.La nascita della nuova Comunità coincise con il 60° di fondazione della Parrocchia dei Santi Martiri. Primo parroco fu nominato don Romeo Maggioni, che era coadiutore a San Domenico.

L’edificio, di forma esagonale, è di linee architettoniche essenziali e la chiesa nel seminterrato, nata con tutti i limiti della provvisorietà (l’altare è ancora in legno), non ha opere d’arte di particolare pregio, salvo una tela di scuola senese del XIV secolo, attribuita a Matteo Di Giovanni, raffigurante la Madonnina (dono di don Romeo) e la copia di un mosaico del VI secolo d.C. che si trova a Ravenna nel Battistero degli Aviani con la più antica immagine conosciuta di San Paolo.